Scuola

INTRODUZIONE

I progetti che propongo e realizzo nelle scuole, si dividono in 3 tipologie di esperienze differenti: per i bambini di 4 e 5 elementare un'attività sul disegno animato; per i ragazzi delle medie una attività sulla lettura e analisi dello spot pubblicitario; per i ragazzi più grandi la creazione di un film a soggetto o un breve documentario. Poiché l'obiettivo è quello di far conoscere come funziona il linguaggio, è possibile offrire all'utente una panoramica molto più ampia di esperienze audiovisive (il telegiornale in classe; l'animazione per i ragazzi delle scuole superiori, la fiction per i ragazzi delle scuole medie ecc).

Qui sotto un progetto per il secondo ciclo della scuola primaria "approccio all'audiovisivo attraverso il cartone animato".

 

 

IL LABORATORIO SUL DISEGNO ANIMATO

 

OBIETTIVI EDUCATIVI

L’approccio all'audiovisivo attraverso la realizzazione di un semplice prodotto di animazione consente di:

    Offrire ai bambini gli strumenti per iniziare a conoscere le regole e i meccanismi del linguaggio audiovisivo.

    Stimolare la creatività e la fantasia attraverso la traduzione di un racconto in immagini, la scelta del sonoro e delle inquadrature (fase di pre-produzione)

    Illustrare i principi fondamentali per la creazione del movimento nell'animazione, sperimentando strumenti tecnici quali la telecamera e la videoregistrazione (fase di produzione)

    Attraverso il montaggio, stimolare l'analisi logica elaborando la consequenzialità delle immagini (fase di post-produzione).

    Sperimentare le possibilità creative del montaggio digitale (fase di post-produzione).

    Offrire agli insegnanti un percorso didattico che potrà essere modificato a seconda delle capacità e possibilità dell'educatore.

Si verifica il percorso svolto attraverso la visione del prodotto ottenuto confrontandolo con altri audiovisivi d’animazione.

 

DESCRIZIONE

Ho realizzato parecchi laboratori sul disegno animato, sempre per bambini del secondo ciclo delle elementari (8 -10 anni). Qui riporto l'esperienza dei più significativi, quelli nei quali ho avuto più tempo a disposizione e più supporto da parte degli insegnanti. Infatti più l'insegnante è disponibile e interessato all'argomento, più i bambini sono attenti, curiosi e partecipativi nell'esperienza.

Negli incontri generalmente porto in classe materiale audiovisivo registrato (cartoni, film, piccole animazioni autoprodotte) realizzato ad hoc per il laboratorio, e utilizzo sempre la telecamera collegata al televisore, in modo da far vedere sul campo come si “legge” e come si “scrive” quanto abbiamo appena visto ed analizzato.

Vedere perciò una sequenza di un disegno animato, poi tornare indietro e rivederla, questa volta facendo attenzione ai colori, ai suoni, ai movimenti dei personaggi, agli sfondi, alla musica, agli “effetti speciali”...

Sembra incredibile ma questa semplice operazione permette di “vedere/scoprire” ed analizzare quanti elementi si celano sotto una prima visione del film, offrendo così una seconda chiave di lettura.

Vedere poi se stessi e i propri compagni di classe in televisione attraverso la telecamera è un esperienza incredibilmente stimolante sia per i bambini che si divertono, sia per il formatore che utilizza questa esperienza per parlare di tantissimi aspetti della tv. Tra questi i più interessanti sono la diretta televisiva e la differita, l'importanza comunicativa del tipo di inquadratura, dei piani, del movimento macchina, dell'illuminazione... Senza dimenticare l'aspetto più importante, quello dell'illusione della verità (avete mai provato a riprendere una caramella con la telecamera collegata alla tv e a chiedere ai bambini di prendere con mano quella che loro sullo schermo tv chiamano caramella?).

Questo utilizzo insolito della tv piace molto ai bambini, perché è originale e spesso sconosciuto . Vedersi poi sullo stesso schermo nel quale si è appena ammirato l'eroe del cartone preferito, è tanto incredibile e divertente quanto il cartone stesso. Si smitizza così il mezzo TV, come contenitore di personaggi e di cose IMPORTANTI.

“...a me sembrava di aver recitato malissimo perché ero emozionata, tutta rossa e mi tremavano le gambe. Comunque nonostante la mia timidezza, sono stata molto felice di aver fatto questa esperienza ( ...visto il risultato) ..sono stata molto felice del risultato finale... pensavo fosse venuto male...” Sara, 2°C

“...(e dopo aver fatto l'esperienza in classe), a casa ho una telecamera bellissima e così mio papà mi potrà insegnare ad usarla!...” Lisa - 9 anni

Generalmente i bambini non hanno un idea precisa di quello che sarà il risultato finale finché non lo vedono terminato. E' interessante perciò testare lo stato di consapevolezza del bambino su alcuni argomenti trattati, ripetendo l'operazione poi alla fine del percorso, chiedendogli (con un questionario, magari): cosa ha realizzato nel disegno animato, quanto durerà una volta finito, se ha visto un cartone simile in tv.

 

DESTINATARI

I destinatari del progetto sono classi di bambini del secondo ciclo delle scuole elementari, assieme ai loro insegnanti, oppure gruppi formati di bambini dagli 8 agli 11 anni presso ludoteche, centri comunali, biblioteche.

Spesso mi sono trovato con gruppi piccoli e di differente età. In questo caso ho creato i gruppi partendo dall'età e offrendo loro esperienze diverse nell'ambito dello stesso progetto.

 

METODOLOGIA OPERATIVA

Il laboratorio si svolge in classe durante le normali ore di lezione insieme agli insegnanti che seguono tutta la produzione.

Inizialmente si presenta il percorso del laboratorio ai bambini, spiegandone i punti salienti e il risultato che si vuole ottenere assieme a loro. Gli animatori poi, attraverso esperimenti pratici, contributi audiovisivi e semplici animazioni in decoupage “dal vivo” spiegano come funziona “l'effetto del cinema”, la persistenza dell'immagine nella rètina che permette di “mescolare” più immagini.

Si legge ai bambini il racconto (scelto dagli animatori assieme agli insegnanti) e lo si suddivide in episodi (scene) per facilitare la ricerca delle immagini necessarie ad illustrarlo. Ogni fase è spiegata in maniera approfondita ai bambini in modo da coinvolgerli e consapevolizzarli al lavoro. Si iniziano così i disegni degli sfondi e dei personaggi veri e propri da animare in decoupage.

Una volta terminati tutti i disegni dei personaggi e degli sfondi, partendo dallo storyboard si individuano le inquadrature e i movimenti necessari ad illustrare le diverse sequenze del racconto.

E poi assieme si provano le voci più adatte ai vari personaggi (facendo dei “provini”audio), gli effetti sonori e le musiche da inserire nel video. Fatta poi la selezione sonora (voci, rumori e musica) si passa alla produzione vera e propria, iniziando la registrazione audio visiva.

Si visualizza immediatamente dopo la ripresa il risultato registrato, in modo da far percepire meglio l'effetto dell'animazione come pure il risultato sonoro.

Il montaggio del film viene proposto sempre in classe a distanza di una settimana (il tempo per assemblarlo), offrendo una panoramica di alcune semplici ma affascinanti possibilità creative e tecnogiche dell'editing elettronico (il taglio delle sequenze, il cambio velocità, gli effetti audio e video, l'inserimento delle musiche ecc). Il montaggio viene concluso e finito esternamente alla scuola. A scuola potrà essere invece organizzata la visione per il pubblico, invitando anche le altre classi e i genitori. In alcuni casi sono riuscito a realizzare, assieme a alcuni collaboratori, un video del backstage del laboratorio dove si scoprono tutte le fasi di lavorazione del disegno animato (e dove si vedono i bambini al lavoro!).

 

STRUMENTI RICHIESTI

Aula scolastica:

- Materiale scolastico (matite, penne, gomme, forbici, fogli A4 e A3, colori, un rotolino di filo da cucire con ago e scotch per articolare i personaggi);

- Televisore, videoproiettore con lettore dvd.

 

STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE

- Computer con possibilità (hardware e software) di registrazione in stop-motion* (singoli fotogrammi);

- Cavalletto per telecamera a testa snodabile;

- Illuminazione per i fogli (tre/quattro illuminatori da 50 watt).

 

TEMPI E RISORSE UMANE

Il corso, rivolto al secondo ciclo della scuola elementare è studiato per una classe di 20/25 alunni. Si articola generalmente in 8 lezioni di due ore ciascuna con cadenza settimanale più una lezione conclusiva di due ore per la visione del film e la verifica del lavoro.

Alcuni incontri precedenti al laboratorio con gli insegnanti sono necessari per individuare il testo del racconto più idoneo ad essere utilizzato per il disegno animato, e per organizzare gli spazi da utilizzare.

 

RISULTATI

Oltre agli effetti multidisciplinari che comporta una esperienza di gruppo che ha come fine la realizzazione di un progetto di questo tipo, si possono analizzare alcuni significativi cambiamenti di consapevolezza dei bambini nei confronti del mezzo tv.

Per le esperienze più brevi, dove l'intervento risulta un elemento di collegamento in un progetto più ampio, sono gli insegnanti a valutare nel contesto totale gli effetti che portano ad un cambiamento nei bambini. Generalmente si tratta di un processo abbastanza lungo che registra cambiamenti nell'arco dell'anno scolastico e si evidenzia in questi elementi:

    possibilità di discussione “più consapevole” in classe di alcune trasmissioni tv;

    possibilità di discussione sui programmi tv assieme ai genitori;

    capacità del bambino a identificare semplici elementi linguistici in alcuni programmi tv;

    consapevolezza della creazione di un disegno animato e di conseguenza più consapevolezza

    e giudizio nella visione;

Nei percorsi più articolati, dove c'è un maggiore coinvolgimento dei bambini nell'analisi del linguaggio televisivo (vengono affrontati in maniera molto semplice anche argomenti di carattere sociale ed economico del mondo televisivo: la pubblicità, il palinsesto tv, il film) i bambini rimangono immediatamente sorpresi e sbalorditi (e pure gli educatori dalle risposte) da quanto scoprono sui loro programmi più visti e conosciuti...

“...ho capito che il mondo del cinema è bello ma anche molto complicato. Abbiamo realizzato il filmato in ben nove ore ed è durato solo tre minuti! Mi viene male solo a pensare quanta fatica e quanto tempo devono impiegare le persone che realizzano un film intero!...” Diego – 7 anni

“...nel film realizzato mancavano delle parti, (...) ma la prossima volta staremo attenti a quei particolari che sembrano insignificanti, ma quando non ci sono , ce se ne accorge.” Diego – 7 anni

“...Il primo giorno, quando abbiamo visto la pubblicità in cassetta ci hai posto questa domanda: cosa avete visto in questi primi secondi di questa pubblicità? Andrea ed io abbiamo risposto che c'erano uno scienziato, una lavagna e delle bottigliette con dei liquidi all'interno. Però ci hai fatto osservare che le bottiglie non c'erano nel filmato, ma noi le abbiamo immaginate perché siamo abituati a vedere tanti film con degli scienziati che hanno le bottigliette nel loro laboratorio...” Giulia - 10 anni

“..a me hai fatto capire molte cose, ad esempio che nella pubblicità ci sono dei trucchi per convincere la gente a comprare oggetti, prodotti e tante altre cose...” Adriano – 9 anni

“... ci hai fatto vedere come si fa a fare sparire una persona: basta solo spegnere la telecamera e riaccenderla poi quando la persona non c'è più!... il trucco funzionava solo in televisione, nella realtà Giovanni si era nascosto velocemente sotto il tavolino, peccato! A volte dovrebbe sparire proprio davvero!... Francesco, 9 anni

 

CONCLUSIONI

Non poche volte i bambini di terza e quarta elementare alla domanda “Perché c'è la pubblicità in mezzo ad un film” mi hanno dato risposte divertenti come: “così vado a prendermi qualcosa da mangiare” oppure “per andare a fare la pipì”. Ma anche preoccupanti del tipo: “Per far riposare gli attori”, o ancora inquietanti come “per spostare i morti” (in un film di guerra). Alcuni bambini poi erano convinti che i personaggi dei cartoni animati vivessero di vita propria.

Bambini poco attenti, stupidi, ignoranti? Oppure genitori ed educatori non consapevoli di quello che si offre in televisione?

In realtà non c'è molta consapevolezza di quanto passa in televisione: tra telegiornali e film spesso non ci sono differenze che ne sottolineino la diversa matrice... e nessuno pensa che sia necessario almeno farlo notare ai bambini!

Spiegare semplicemente cos'è un telegiornale, cos’è e come si fa un film (ruolo degli attori, del regista ecc) e come è distribuito (cinema, tv, dvd), cos'è una diretta tv, cos'è un reality, quali sono le reti televisive pubbliche e private e la loro differenza, sono elementi spesso chiarificatori che offrono al bambino-ragazzo una base sulla quale cominciare a pensare e discutere con i suoi coetanei e con genitori ed educatori (magari aiutandosi con la telecamera collegata alla tv).

“...abbiamo trascorso del tempo scolastico in modo diverso: non ci siamo annoiati davanti alle lunghe spiegazioni di cui poi avremmo capito poco o niente ma, al contrario abbiamo imparato di più e ci siamo anche divertiti, meglio di così!...” Diego – 2°C

“...l'ultima volta che sei venuto mi sono divertito tantissimo anche perché mi sono visto in televisione...” Mattia, 9 anni

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